Una sola offerta e sufficiente. Per il termovalorizzatore è iniziato il conto alla rovescia. Si tratta di quella di un gruppo di aziende guidato da Acea, per la realizzazione del futuro termovalorizzatore di Roma, il Campidoglio può sperare di accelerare i tempi. Ne è convinto Roberto Gualtieri, che ha anche anticipato il cronoprogramma: “Puntiamo a chiudere la gara entro luglio e ad avviare i cantieri tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025“.
“Siamo a un punto decisivo per un intervento fondamentale, la nostra è l’unica capitale europea che non ha un termovalorizzatore e quindi o manda la spazzatura in discarica, o negli impianti di altri. Abbiamo detto basta a questa vergogna per trasformare Roma in una città normale” – ha spiegato il sindaco di Roma a Rtl 102.5 – “C’è stata l’offerta formale della gara da parte del consorzio guidato da Acea e ho nominato la commissione per l’aggiudicazione. Oltre ai dirigenti del Comune ci sono due grandissimi esperti: Giorgio Alleva, ex presidente dell’Istat, e Stefano Consonni, professore del Politecnico e riconosciuta autorità nel campo dell’energia e dell’ambiente“.
GARA ENTRO LUGLIO
“Entro luglio dobbiamo fare l’aggiudicazione perché vogliamo aprire i cantieri tra dicembre 2024 e gennaio 2025. Roma è una città in movimento e in trasformazione, con tantissimi problemi perché sconta molti anni di investimenti insufficienti per le infrastrutture e per la manutenzione” – ha aggiunto Roberto Gualtieri – “La città va rimessa in piedi ma ha delle potenzialità straordinarie, non solo perché è la più bella del mondo ma anche perché è ricca di fermenti culturali, sociali ed economici. Abbiamo deciso di prendere di petto i problemi e cercare di rimetterla in sesto“.
“Abbiamo deciso di far funzionare Roma come davvero dovrebbe funzionare una Capitale europea. Abbiamo trovato le strade completamente ricoperte di buche e le abbiamo rifatte tutte in profondità, senza metterci le pezze. Stiamo rifacendo il 100% delle strade primarie e stiamo lavorando perché in dieci anni si rifacciano tutte le secondarie” – ha concluso il sindaco di Roma – “La città non ha impianti di rifiuti, aveva un problema della pulizia molto grave che stiamo migliorando e abbiamo deciso di fare impianti come tutte le città moderne: termovalorizzatore, biodigestore, per poter finalmente trasformare i rifiuti in energia. C’è poi il problema della casa, con tantissime persone che avrebbero diritto ad un alloggio popolare e non lo hanno. Abbiamo stanziato una cifra senza precedenti per nuove case popolari e abbiamo deciso di mettere tanto verde nella nostra città con 100 parchi. Stiamo potenziando la cura degli alberi e ne vogliamo piantare un milione per contrastare i cambiamenti climatici“.