La pastorizia ha una sua capitale: Picinisco. Anche quest’anno, infatti, il piccolo comune montano della Valle di Comino ospita l’edizione invernale di ‘Pastorizia in Festival’ (quella estiva è sempre partecipatissima): un evento straordinario che ogni anno accoglie migliaia di persone provenienti da Lazio, Abruzzo, Molise e Campania.
Un appuntamento attesissimo che quest’anno ha anche la fortuna, secondo le ultime previsioni meteo, di poter contare su giornate praticamente ancora estive. Al contrario dell’edizione estiva, questa invernale è concentrata in un solo giorno, domenica 8 ottobre, con tante novità e attrazioni.
Nel corso della giornata si potranno mangiare formaggi locali, frittelle, polenta con spuntature di maiale e paccheri con ragù di capriolo, pasta fatta in casa con fagioli, gnocchi, polpettine al cartoccio di vitellone bianco dell’Appennino Centrale, IGP, hamburger misto agnello con patatine, salsiccia con pane bruschettato, bruschette con lardo di maiale nero o con formaggio tartufato, porchetta ed arrosticini di pecora e tanti dolci.
E’ prevista anche la cerimonia di premiazione del Concorso caseario nazionale. Antonio Mancini, presidente di Pastorizia in Festival, spiega: “La nostra associazione e tutti i numerosi e straordinari volontari di Picinisco, che ringrazio, sono al lavoro per accogliere al meglio i visitatori. Anche questa volta non deluderemo i nostri ospiti per i quali abbiamo previsto un programma aperto a tutti, dai più piccoli agli anziani: acquisto di prodotti tipici locali, passeggiate in bicicletta, laboratori di produzione del formaggio e del miele, visite guidate con degustazioni nelle rinomate aziende vinicole e casearie, tanta musica, allegria e degustazioni di piatti, vini e birre artigianali”.
Entusiasta anche il sindaco di Picinisco Marco Scappaticci “perché questa manifestazione porta il nostro millenario borgo al centro dell’attenzione turistica di un territorio vastissimo che travalica i confini della provincia e della regione. Picinisco è un paese in cui si respira una storia millenaria. Girando tra i vicoli del paese, mangiando i prodotti tipici ed unici di questo territorio – che hanno conseguito anche certificazioni Dop, Doc ed IGP – ascoltando musica, visitando le nostre rinomate aziende enogastronomiche e partecipando ai laboratori gastronomici, si ha la forte sensazione di tornare indietro nel tempo, in un ambiente salubre ed ancora incontaminato”.
Il programma dettagliato e le modalità di partecipazione sono consultabili anche sul sito www.pastoriziainfestival.it e sui vari canali social.