E’ insieme un modo per tenere pulita la città e per dare un segnale di civiltà. Parliamo della singolare e intelligente iniziativa dell’associazione Nome Officina Politica, sodalizio reatino che si preoccupa di fornire di energia civica la città. L’iniziativa consiste nel rimborsare con 20 euro chi raccoglie almeno 300 cicche gettate per strada (abitudine che una persona appena appena ammodo dovrebbe francamente evitare). L’elargizione del denaro è una tantum. Ciò non sta impedendo a parecchi adolescenti del luogo di misurarsi con i coetanei in una vera e propria competizione a chi libera le strade e le piazze cittadine del maggior numero di mozziconi (due ragazzi, a Lisciano, una frazione di Rieti, ne hanno raccolti ben 300 a testa in sole due ore).
Perché diciamola tutta. Vedere per terra resti di “paglie” sfumazzate, che stanno lì magari incastonate tra i sanpietrini per mesi, non è il massimo della vita. Complementare alla raccolta di cicche è l’altra iniziativa promossa dal Nome. Parliamo della distribuzione gratuita di posaceneri tascabili per contribuire a limitare, come spiega al giornale on line Rietinvetrina Rossella Giglia responsabile dell’associazione il fenomeno del littering, “la dispersione nell’ambiente di rifiuti di piccole dimensioni, ma non di minore impatto, come appunto le cicche, per le quali servono 15 anni prima che vengano smaltite”.