Ficcatevi in testa, cari cittadini, che è per il vostro bene; per evitare incidenti e per garantire più sicurezza sulle strade. Ve lo ripeteranno fino allo stremo e chi si permette di sostenere che è solo un modo per fare cassa – in un comune che sta sanguinosamente uscendo da un risanamento economico da 50 milioni di euro – parla solo per invidia e risentimento.
Poi, però, c’è il lato economico di tutta l’operazione, il business di cui si sente parlare nei rari casi in cui diventa cronaca, quello che manda su di giri i zibedei di contribuenti e, prima ancora, degli automobilisti.
L’attività di controllo della velocità con gli autovelox è una mano santa per le casse di molti comuni e Frosinone non è da meno, tanto che – poiché il 50% delle sanzioni deve essere rinvestito in servizi di polizia stradale – i vigili del capoluogo potrebbero vestire divise firmate Armani o Versace. Qualcosa di davvero conveniente, se il comune continua a ‘investire’ – perché a tutti gli effetti di investimento si tratta – circa 100.000 euro all’anno (negli ultimi 17 mesi la spesa esatta è stata di 141.520 euro) per il noleggio dell’apparato autovelox oltre ai servizi di assistenza e gestione dei verbali. Centomila euro che fruttano migliaia di verbali e relative sanzioni per rimpinguare le casse comunali (e fare sicurezza sulle strade, ah già!). In base ai calcoli della stessa polizia locale di Frosinone, in media, ogni tre mesi si staccano verbali (il grosso sono quelli dell’autovelox) per oltre 260.000 euro: un affarone insomma. A fare due conti, ecco che il Municipio a fronte di 141.000 euro di spesa ne riuscirà ad incassare circa 1,4 milioni (10 volte di più!). Il problema è però che questi soldi escono dalle tasche dei cittadini, gli unici a rischiare – per andare a lavoro, portare i figli a scuola, uscire a fare la spesa -, mentre comune e privato fornitore sanno di ritrovarsi sicuri con la pancia piena alla fine della giostra.
Un affare, un business – si diceva – anche per il privato che fornisce il servizio di noleggio, assistenza e gestione dei verbali: sempre la stessa società di Bagnolo in Piano, provincia di Reggio Emilia, che da anni è al fianco dei vigili frusinati per aiutarli a multare meglio gli automobilisti dal piede pesante (e il portafogli sempre più leggero).
Il servizio di noleggio e assistenza dell’autovelox viene acquistato a ‘capienza’: il comune affitta apparecchio, personale di supporto e servizio di gestione verbali e li paga ‘a cottimo’: tanti euro ogni verbale staccato, tanti euro ogni posizionamento dell’apparato, ecc. ecc. Così capita che, se si fanno troppi verbali e servizi e il costo supera l’impegno di spesa tocca riaffidarlo di nuovo, come è capitato – ad esempio – nel 2021, quando alla polizia locale di Frosinone è toccato dare un primo incarico a febbraio (47.580 euro in totale per il noleggio del servizio) e poi nuovamente a settembre (stesso importo), ché i soldi erano finiti.
Un autovelox a ricarica, insomma, un po’ come con i telefonini… L’ultimo impegno è dello scorso 25 luglio per una spesa di 46.360 euro.
I costi sono i seguenti, in tasca al privato finiscono 39.000 per il noleggio autovelox; quindi: 8 euro per ogni verbale staccato e 110 euro per ogni servizio di assistenza (cioè per ogni posizionamento dell’autovelox) il tutto più Iva.
L’affare è tanto buono, poi, che quest’anno, il privato ha anche fatto lo sconto al Comune: non più 39.000 euro più Iva per l’affitto dell’autovelox, ma 38.000! (s’è sprecato…).
La domanda che viene da farci è la seguente: ma non sarebbe meglio acquistare l’autovelox, piuttosto che noleggiarlo nuovamente ogni 5/6 mesi? I verbali non potrebbero essere gestiti direttamente dai vigili di Frosinone? Certo, il privato non ci farebbe più un buon affare, ma la priorità non era la sicurezza dei cittadini? O è il business del noleggiatore? Ovvio poi che forse toccherebbe lavorare in po’ di più. Ma questa è un’altra storia. E poi sono soldi sicuri! Già, ma sono soldi nostri.