Come noto, dopo specifica attività investigativa, effettuata dai “Baschi Verdi” della Sezione Operativa Pronto Impiego del Gruppo di Viterbo, a seguito dell’individuazione di terreni ed immobili dove veniva coltivata, essiccata e lavorata canapa, nel mese di settembre scorso è stata eseguita un’articolata operazione di servizio che si è conclusa con il sequestro, tra l’altro, di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente in violazione della vigente normativa.
A seguito delle risultanze delle indagini, i due responsabili, sono stati sottoposti alle misure cautelari personali dell’arresto domiciliare per uno e dell’obbligo di dimora per l’altro e successivamente, considerata la pericolosità sociale sono stati destinatari dell’Avviso Orale del Questore della Provincia di Viterbo.
Conseguentemente alla richiesta di definizione del Procedimento Penale con patteggiamento da parte dei due imputati accolto dalla Procura della Repubblica di Viterbo, lo stesso è stato concluso, con sentenza definitiva emessa dal Tribunale di Viterbo passata in giudicato, con l’applicazione agli imputati di pene pari a quattro anni di reclusione ed euro 10.000,00 di multa per uno e di due anni e otto mesi di reclusione ed euro 8.000,00 di multa per l’altro, con esclusione della sospensione condizionale delle pene.
E’ quindi terminato l’iter giudiziario, con l’esecuzione del provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che ha
disposto la confisca e distruzione delle piante in coltivazione e della sostanza stupefacente in sequestro,
togliendo definitivamente il tutto dall’illecito circuito commerciale e dalla disponibilità del consumatore medio. Le migliaia di piante in coltivazione sono state distrutte mediante triturazione meccanica mentre la sostanza stupefacente per un peso di Kg.260 circa, è stata termodistrutta presso un impianto di termovalorizzazione specificatamente attrezzato per tale attività in provincia di Arezzo.
L’attività investigativa delle Fiamme Gialle della Tuscia verrà ulteriormente intensificata al fine di contrastare tale fenomeno e tutelare in modo diretto e immediato il cittadino nei suoi più importanti diritti inserendosi nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione delle condotte illecite.