Arriva a distanza di 15 mesi dall’iscrizione nel registro degli indagati, l’archiviazione per Matteo Adinolfi, europarlamentare della Lega coinvolto nell’inchiesta della Dda di Roma che nel luglio 2021 aveva portato all’arresto dell’imprenditore pontino Raffaele Del Prete e di Emanuele Forzan.
“E’ stata un’esperienza molto dura per me, ma ho sempre avuto fiducia nella magistratura e nella giustizia -ha affermato Matteo Adinolfi, ieri in conferenza stampa- in questi 15 mesi sono sparito dai radar politici locali e nazionali e sono stati molto duri anche se sia in Comune che in Provincia in tanti mi hanno espresso solidarietà perché non credevano alle accuse. Ma quello che mi auguro oggi è che a breve venga attuata la riforma della giustizia che deve essere il più veloce possibile”.
Una vicenda che per l’attuale europarlamentare eletto con la Lega nel 2019 si chiude così dopo 15 mesi, “i più cupi della mia vita” ha commentato. Al suo fianco i suoi avvocati Guerrino Maestri e Luca Giudetti. E’ proprio l’avvocato Giudetti a ricostruire la vicenda ripercorrendo le tappe che hanno portato prima il 15 giugno di quest’anno alla richiesta di archiviazione da parte dei procuratori nei confronti di Adinolfi la cui posizione era già stata stralciata nel dicembre 2021 poi alla firma del decreto di archiviazione da parte del gup del Tribunale di Roma.
LE REAZIONI
Il primo a rallegrarsi per il proscioglimento di Adinolfi è stato il coordinatore regionale della Lega Claudio Durigon. ”Archiviato il procedimento giudiziario a carico di Matteo Adinolfi. Finalmente -ha affermato Durigon- dopo 15 mesi si chiude una pagina di cronaca giudiziaria in un nulla di fatto. Non avevamo dubbi circa la totale estraneità di Matteo alle accuse a lui mosse. Viene da chiedersi se certa stampa darà lo stesso spazio riservato alla vicenda un anno e mezzo fa anche a questa notizia. Ora ricominciamo, con ancor più determinazione, con quella buona politica che da sempre caratterizza l’azione della Lega sul territorio”. Una dichiarazione di affetto nei confronti di Adinolfi è arrivata anche da Orlando Angelo Tripodi, capogruppo del Carroccio in Regione Lazio. ”Sono contento per l’archiviazione dell’amico Matteo Adinolfi, eurodeputato della Lega, con il quale ho condiviso anche una lunga esperienza amministrativa e politica -ha sottolineato Tripodi- ha sofferto molto, insieme ai familiari e alla nostra classe dirigente, per questa vicenda giudiziaria, da cui è uscito a testa alta credendo pienamente nella giustizia. La nostra comunità, a partire da Latina, riabbraccia Matteo e riparte con maggiore forza e determinazione sul territorio per le importanti sfide”.
Per Adinolfi adesso si aprono nuove prospettive politiche. Il suo profilo politico gli consente di poter recitare un ruolo di primissimo piano nel partito, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, regionali e amministrative.