“Le province meridionali di Latina e Frosinone devono poter rientrare tra i beneficiari della ‘Zes unica’, che dal 1° gennaio 2024, sarà istituita. Ciò infatti permetterà specifiche agevolazioni in determinate aree del territorio dello Stato nella quale l’esercizio di attività economiche e imprenditoriali, da parte di aziende già operative e di nuovo insediamento, potranno beneficiare di speciali agevolazioni relativamente a investimenti e altre attività di sviluppo dell’impresa.
Non si può, infatti, escludere il Basso Lazio, territorio che confina con aree che ne andranno a beneficiare. Si potrebbero creare condizioni di concorrenza molto forti ed accentuare così un processo di delocalizzazione di imprese che, a distanza di pochi chilometri, avrebbero l’opportunità di vantaggi competitivi rilevanti, come già avvenuto con la Cassa del Mezzogiorno fino all’inizio degli anni ’90.
Ciò andrebbe ad impoverire ulteriormente un tessuto economico già in serie difficoltà. Insieme al collega Tiero, nei giorni scorsi, abbiamo presentato un ordine del giorno in Consiglio regionale sollecitando un intervento del presidente Rocca e della giunta nei confronti del governo, affinché almeno il Basso Lazio entri nella ZES. Sollecitazione che è stata accolta. Quindi grazie al presidente Rocca, che già prima della votazione dell’ordine del giorno, con la lettera inviata al Ministro degli Affari Europei, il Sud Italia, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha voluto evidenziare l’importanza di estendere la zona ZES alle provincie di Frosinone e Latina.
Siamo fiduciosi sul fatto che il Ministro Fitto e l’intero governo, comprendano l’importanza per i territori del Basso Lazio, in una fase in cui si sta revisionando il PNRR, di essere inclusi nelle aree ZES”.
A dichiaralo è Daniele Maura vice capogruppo FdI Regione Lazio e vice presidente della commissione Industria commercio attività produttive e startup