Tra i 2.500 e i 3.000 euro al giorno. A tanto ammontano le multe che gli genti della polizia locale di Frosinone staccano ogni 24 ore nel Capoluogo (sabato e domenica compresi) per sanzionare gli automobilisti indisciplinati: dalle contravvenzioni per i divieti di sosta a quelle fatte con l’autovelox per l’eccesso di velocità. Ma per il Comune non sono entrate sicure, sia perché in molti non pagano facilmente e volentieri la sanzione; sia perché, dal 2013, l’importo che verrà effettivamente incassato dipende dai tempi entro cui il trasgressore onorerà la contravvenzione.
Dal primo gennaio 2022 al 15 aprile scorso, infatti, gli agenti della polizia locale di Frosinone hanno staccato oltre 267.000 euro di multe per violazioni al codice della strada. Una media di 2500 euro al giorno che lascia sperare in un incasso (teorico) prossimo al milione di euro entro la fine dell’anno.
E’ quanto si rileva dalla determina con cui gli uffici della Municipale hanno provveduto a quantificare, anche al fine delle corrette iscrizioni in bilancio, delle somme previste in entrata per l’attività di polizia stradale che, come noto, rientra tra le competenze della polizia locale.
Tuttavia la quantificazione degli importi che l’ente locale dovrebbe incassare con le contravvenzioni è molto ‘aleatoria’, visto che lo stesso Codice della strada prevede specifiche modulazioni delle sanzioni in base ai tempi di pagamento e, dopo la riforma introdotta nel 2013 con il cosiddetto “Decreto del fare” dal Governo Gentiloni, sono stati introdotti “sconti” per i trasgressori che saldano entro 5 giorni la multa.
Come molti sapranno, infatti, la sanzione pecuniaria per le violazioni al codice della strada viene applicata nella ragione del minimo previsto se la contravvenzione viene pagata entro 60 giorni dalla notifica; mentre, se il pagamento è successivo, la sanzione sale alla metà dell’importo massimo previsto. Ma se il trasgressore paga la sanzione entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notifica del verbale, allora ottiene uno sconto del 30% sulla sezione minima. Va però fatta questa differenza: se, ad esempio, la multa è per divieto di sosta e l’automobilista trova l’avviso sul parabrezza, ha 5 giorni per pagare con lo sconto del 30%; se non lo fa, entro 90 giorni deve ricevere la notifica del verbale e quindi ha altri 5 giorni
per pagare ed ottenere lo stesso sconto, deve però, in questo secondo caso, pagare anche le spese di notifica dell’atto.
Quantificare, quindi, correttamente quanto sono le somme che il Comune può incassare dalle multe è davvero opera ardua e la stessa normativa stabilisce che i proventi dalle sanzioni al Codice vanno in parte iscritti, in base ai vigenti principi contabili e all’andamento registrato negli ultimi anni, nel cosiddetto ‘Fondo crediti di dubbia esigibilità’ vincolando una parte dell’avanzo di amministrazione, in attesa di avere i necessari riscontri di incasso.