Quasi 2 incidenti stradali ogni 1000 abitanti in provincia di Frosinone, ma la polizia stradale è sotto organico e non riesce a garantire servizi per tutto il giorno, lasciando spesso scoperti i turni serali e notturni, quando maggiore è il rischio di sinistri.
Personale in difficoltà anche nell’effettuare i controlli, richiesti dai presidi, sui pullman per le gite scolastiche.
È l’ennesimo allarme che giunge, questa volta, dal segretario generale dell’Usip Frosinone (l’ Unione sindacale Italiana poliziotti), Norberto Scala, che è tornato a denunciare con forza la carenza di personale di polizia nel comparto della Stradale e in generale sul territorio della Ciociaria, con particolare riferimento alle situazioni di Sora e Cassino.
“Ancora una volta – afferma Scala – dobbiamo registrare l’ennesimo colpo alla sicurezza nella nostra provincia da parte dell’Amministrazione che, con l’ultimo atto in ordine di tempo, anziché pensare a potenziare gli uffici della Polizia Stradale, ha disposto il trasferimento di 1 sola unità, inviandola presso la Sottosezione Autostradale di Frosinone”.
Un bollettino di guerra sulle strade
Scala fa un vero e proprio bollettino di guerra sulle strade della Ciociaria e ricorda i numeri forniti dall’Istat: “Non si tiene invece conto che, sulle strade della nostra provincia, il bollettino di una guerra non dichiarata dovuta ai numerosi incidenti stradali gravi ed anche mortali, si fa sempre più pesante; a riprova del fatto che la provincia di Frosinone è ad altro rischio. Basta analizzare i dati pubblicati dall’Istat sugli incidenti stradali, da cui emerge che il report riguardante l’anno 2021, si registrano 1.9 sinistri ogni mille abitanti.
Per la Regione Lazio, registra quasi 18 mila sinistri stradali, con la conseguente mortalità di n. 288 persone, e gravi infermità per altre circa 24 mila. Il che significa che, secondo la pubblicazione in argomento, c’è stato un incremento di quasi 32% di incidenti stradali rispetto all’anno precedente, con un più 11% (circa) di persone decedute e un più 30 % (circa) di feriti. Il problema è alla radice – dice il sindacalista -, perché come è facile constatare, tutti gli uffici della Polizia stradale di Frosinone, (compreso Sora e Cassino) hanno una cronica carenza di organico tanto che non riescono a coprire il servizio su strada per l’intera giornata; in particolar modo negli orari serali e notturni durante i quali si verificano gli incidenti più gravi che, il più delle volte, fanno registrare esiti mortali e/o feriti con gravissime lesioni”.
Il silenzio dell’Amministrazione
Per Scala, nonostante le continue denunce fatte dal suo sindacato, l’Amministrazione “fa finta di non sentire; probabilmente è più interessata a rafforzare le grandi città, come Roma e tante altre, dimenticando le esigenze della terra di Ciociaria e non solo per quanto accade sulle strade; si è arrivati al punto che, i cittadini che pagano le tasse, sono spesso costretti a organizzarsi con il fai da te, attraverso improvvisate e pericolose ronde, per affrontare e respingere una microcriminalità sempre più presente sul territorio”.
Prevenzione a rischio: serve una nuova strategia
Il segretario dell’Usip sostiene la necessità di un cambio di strategia globale, coinvolgendo tutti, a partire dai sindaci del territorio perché “continuare a togliere uomini preziosi, anziché rafforzare i nostri uffici di Polizia, penalizzando un territorio come il nostro che avrebbe bisogno di ben altro che una “stradale” ridotta a pezzi per carenza di organico è il modo migliore per perdere la battaglia contro la criminalità organizzata e contro i pirati della strada”.
Scala ricorda come la Polizia Stradale svolga un ruolo importante di prevenzione e non solo attraverso il servizio su strada, per scongiurare eventuali situazioni di pericolo; si pensi ad esempio al controllo degli autobus adibiti a gita scolastica.
Non è possibile disattendere le richieste pervenute a tal proposito da parte degli Istituti Scolastici che affidano l’incolumità di centinaia di ragazzi a ditte di autotrasporto e ad autisti che potrebbero disattendere di applicare le necessarie norme di sicurezza previste se non ci fossero controlli.
Dal sindacato concludono chiedendo “una approfondita riflessione sulle inderogabili necessità poste dal nostro territorio e sulle attuali risorse su cui contare per soddisfare le varie esigenze di sicurezza nei vari ambiti in cui esso è articolato. A questo punto, non si tratta più solo di una questione tecnica, ma anche e soprattutto, morale”.