Pensando al calcio ciociaro, il primo volto che viene in mente è il suo.
Pietrino Tagliaferri, alatrense, è stato un bravo arbitro ed ora, da molti anni, è un dirigente competente e appassionato. Il calcio provinciale è fatto di piccole grandi cose, ma l’ingrediente indispensabile resta quello: la voglia di impegnarsi, di prodigarsi per raggiungere risultati che non catturano palcoscenici dorati e men che meno capitali, ma vanno dritti al cuore della gente, perché portano alla luce il valore primigenio del calcio. Emerge la pratica sportiva nel suo aspetto ludico, perché in Terza Categoria può anche giocare qualcuno che non abbia “la tartaruga” e che con gli anni è un po’ più avanti degli altri: un mix di giovani e di diversamente giovani accomunati da quella passionaccia che muove un mondo fatto di scarpini, dribbling, campi polverosi e corse spesso vane.
Proprio qualche giorno fa il Comitato Regionale Lazio, LND, ha insignito Pietrino Tagliaferri di una benemerenza, nella suggestiva cornice di Fossanova: un premio meritato, che si aggiunge al quotidiano ringraziamento che tutti i calciofili gli rivolgono per aver dedicato tanto tempo e tante energie al calcio.
A Pietrino Tagliaferri abbiamo rivolto qualche domanda, anzitutto sulle finali che si sono svolte di recente a San Giovanni Inarico e al Cereate di Casamari.
“Siamo molto contenti della due giorni che ha di fatto chiuso l’attività provinciale di quest’anno.
A San Giovanni Incarico si è svolta prima la finale del campionato juniores, tra Ferentino e Broccostella, vinta dal Ferentino 6/1, ma ben giocata anche dagli sconfitti.
Poi Soccer Cervaro e Fortitudo Fontana Liri hanno dato vita alla finale della Coppa Provincia, davanti a un pubblico numeroso ed entusiasta. Ha vinto il Cervaro, ma ha vinto soprattutto la sportività, perché i tifosi del Fontanaliri a fine gara hanno applaudito quelli del Cervaro: una cosa insolita e che dà l’idea del clima di correttezza e di amicizia che ha caratterizzato il match.
GRAN FINALE ANCHE PER GIOVANISSIMI E ALLIEVI
“Domenica è toccato a Giovanissimi e Allievi. Tra gli Under 14 il successo è andato al Valmontone, che ha superato per 3/2 il Ceccano in una partita dai buoni contenuti tecnici.
La finale Under 17 si è conclusa invece ai rigori, ed è stata vinta dall’Academy Ceccano sull’Atletico Veroli.
Mi preme però evidenziare il momento di grande commozione della premiazione, perché ad effettuarla sono stati la moglie ed i figli di Tommaso Tagliaferri, una figura straordinaria, un uomo perbene, la cui prematura scomparsa ci ha davvero lasciato un vuoto incolmabile.
Tommaso è stato e sarà per sempre un entusiasta, un innamorato del calcio, che ha davvero operato con competenza, scrupolo e passione per tanti anni. E noi vogliamo pensare che anche dal calcio continui a seguirci e ad aiutarci in questo nostro compito”.
Una cosa di cui Pietrino Tagliaferri va orgoglioso è la grande correttezza che le squadre iscritte ai campionati provinciali hanno mostrato.
“Da questo punto di vista – ci dice- la stagione è stata davvero splendida, tanto che abbiamo ricevuto i complimenti dagli organismi regionali e nazionali per questa tendenza alla lealtà e alla sportività”.
GLI AUSPICI PER IL FUTURO
Tutto perfetto allora? Non proprio, perché Tagliaferri un cruccio ce l’ha e lo evidenzia chiaramente: “Mi desta un po’ di tristezza l’idea che piazze importanti e tradizionali del calcio provinciale, specie nel Nord della provincia, e cito ad esempio Trivigliano, Vico nel Lazio e Torre Cajetani, non abbiano più una squadra in Terza Categoria.
Ci sono impianti inutilizzati, ci sono giovani del posto che non hanno la possibilità di fare sport. Lo sport ha un significato sociale che va ben al di là di quello agonistico ed è in qualche modo svincolato dai risultati.
Io mi rivolgo agli amministratori dei Comuni affinché promuovano la pratica sportiva, perché distoglie da tante devianze ed offre ai giovani un percorso di crescita, un misurarsi che poi può avere positivi riflessi sulla quotidianità”.
Pietrino Tagliaferri attende riscontri, perché le squadre della nostra provincia sono un po’ tutte sue creature. Lo legano ad esse ricordi e aneddoti, quasi fossero un filo invisibile della passione. Ad maiora è il suo motto, l’impegno quotidiano la sua regola inviolabile. Buon lavoro, presidente!
