“Siamo a fine agosto, tra circa due settimane è fissato l’inizio dell’anno scolastico e ancora non si hanno notizie circa l’avvio dell’asilo comunale di Colle San Magno. Non vorremmo, stando alle voci che circolano in paese, che il servizio dell’asilo quest’anno non partirà e che i bambini saranno costretti a emigrare a Roccasecca”.
A porre l’interrogativo al sindaco Valentina Cambone sono i consiglieri del gruppo di minoranza “Futuro e Sviluppo” Antonio Di Adamo, Antonio Di Nota e Manuela Spiriti.
“Se così fosse – continuano i consiglieri – sarebbe una grandissima sconfitta per il nostro paese, sarebbe una retrocessione, sarebbe la perdita di un servizio importante per la comunità. Non stiamo facendo allarmismo, stiamo soltanto registrando e dando voce a quello che si dice in paese e al fatto che dal Comune non c’è nessuna comunicazione, in merito per esempio al trasporto e alla mensa. Ci domandiamo e domandiamo a questo punto – proseguono i tre -: l’amministrazione comunale di Colle San Magno ha posto in essere tutti gli atti per difendere l’asilo? Anche se i bambini che lo frequentano non sono tantissimi, il fatto di essere comune montano permette deroghe e di mantenere la struttura anche con soli due alunni.
Stando ai si dice però, pare che ci si stia organizzando per il trasferimento a Roccasecca. Ciò implica sottoporre i bambini ad un viaggio quotidiano di circa dieci chilometri, pensiamo anche alle difficoltà del viaggio nella stagione invernale. Insomma tutta una serie di criticità che certamente influirebbero sulla loro qualità della vita. Senza contare che a Colle San Magno c’è una struttura scolastica nuovissima, in linea con tutte le più recenti normative. Un gioiello che è il vanto della nostra comunità. Se dovesse accadere una perdita del genere – concludono Di Adamo, Di Nota e Spiriti – ripetiamo nel silenzio degli amministratori, inizierebbe a franare e a impoverirsi il nostro paese e la sua offerta di servizi. Dall’asilo alla soppressione della scuola elementare, il passo è breve. Pensiamo al rischio anche per l’ufficio postale. Noi lo diciamo adesso, proprio per sollecitare chi di dovere a intervenire. A meno che non ci siano intendimenti diversi e che questo silenzio sull’avvio dell’anno scolastico dell’asilo comunale non sia il riflesso di un ben preciso disegno. Ci dicano gli amministratori. Anzi, lo dicano ai cittadini”.