Il Comune di Latina batte cassa. Quattro milioni di euro da recuperare per la Tares 2013. Dal Servizio Entrate è stato dato l’ok alla determina di approvazione dei ruoli coattivi contenenti i contribuenti che hanno ricevuto un apposito provvedimento di accertamento nel corso dell’anno 2018 per il mancato pagamento della Tares dovuta nel 2013. Si tratta complessivamente di 4,1 milioni di euro che dovranno essere versate nelle casse dell’ente di piazza del Popolo.
Verifica pagamento Tares 2013
Tutto è iniziato con la verifica delle partite aperte relative al pagamento della Tares anno 2013. Dal prospetto generale si è rilevato che molti contribuenti pur avendo ricevuto apposito provvedimento di accertamento nel corso dell’anno 2018, non hanno provveduto al saldo di quanto dovuto. Sempre dagli uffici si è evidenziato che da ulteriori verifiche contabili gli importi richiesti non risultano ad oggi ancora versati e sugli stessi non pendono contestazioni. Dunque si tratterebbe di somme che i contribuenti dovranno sborsare senza possibilità di fare opposizione o reclamo.
L’attività di recupero d’altronde è diventata una delle priorità dell’azione amministrativa anche in considerazione del continuo richiamo annuale della Corte dei Conti nei confronti degli enti locali, relativamente alle misure di contrasto all’evasione tributaria da adottare soprattutto nelle fasi di accertamento e riscossione.
Evasione tasse
Il fenomeno dell’evasione delle tasse non da oggi è diventato un tema centrale della finanza tributaria locale. Un’azione che richiede anche necessari correttivi, anche a favore delle fasce più deboli della cittadinanza. In questa direzione si colloca la scelta del Comune di Latina che ha impegnato 2,3 milioni per l’attuazione delle agevolazioni Tari contenute nel nuovo regolamento.Viene riconosciuta infatti un’agevolazione tariffaria (bonus rifiuti) alle utenze domestiche economicamente svantaggiate. In particolare, potranno accedere al bonus rifiuti le famiglie con ISEE inferiore ai 15mila euro o, con almeno 4 figli a carico, con ISEE inferiore ai 20mila euro.
Per le realtà iscritte nell’elenco delle associazioni di volontariato e del terzo settore sono previste fino a 50mila euro di riduzione o esenzione totale. Un provvedimento necessario ed urgente che serve a rendere più equa l’attività di riscossione dei tributi locali.