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Caro bollette e usura, imprese e cittadini a rischio. L’allarme di Codici: “Numerose richieste d’aiuto”

Cesidio Vano
In Ciociaria 1.400 aziende in difficoltà per l’accesso credito. Le parole del segretario nazionale Codici Ivano Giacomelli
Marzo 17, 2022
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La crisi economica, il rincaro dei prezzi e dell’energia sta rendendo sempre più acuto il rischio usura, anche in provincia di Frosinone, dove un recente studio della Cgia colloca la Ciociaria al 45° posto su 107 province per sofferenza finanziaria. In provincia di Frosinone sarebbero inoltre circa 1.400 le imprese icon difficoltà di accesso al credito, anche a seguito delle difficoltà legate alla pandemia da Covid.

Sul tema è intervenuta anche l’associazione di tutela dei consumatori Codici che ha segnalato a chiara voce come con il caro bollette la situazione si fa sempre più difficile.
A confermare un quadro a tinte fosche ci sono le numerose segnalazioni, praticamente incessanti, che giungono agli sportelli dell’associazione.

“Le richieste di aiuto per casi di sovraindebitamento sono in aumento – ha spiegato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e parliamo sia di privati cittadini che di imprenditori. Purtroppo, la crisi incalza e sempre più soggetti finiscono per essere schiacciati dai debiti”.

Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale Codici


Il pericolo maggiore è il ricorso all’usura per far fronte alle spese quotidiane: “Gli aspetti che preoccupano, e su cui vogliamo richiamare l’attenzione – dice, infatti, Giacomelli – sono in particolare due. Il primo riguarda il rischio legato a situazioni del genere. Non sempre si riesce a mantenere la lucidità, anzi spesso subentra un senso di profonda sfiducia ed anche di disperazione.
È in casi del genere, quando non si vede la luce in fondo al tunnel, che è facile cadere in errore, rivolgendosi alle persone sbagliate. Parliamo degli usurai, che piombano come avvoltoi su chi è in difficoltà economica. Propongono inizialmente un prestito da amico, come fosse un semplice favore, poi subentrano gli interessi, le richieste di soldi si fanno sempre più insistenti e magari si arriva anche alle minacce, se non addirittura alle aggressioni fisiche. Una volta catturata la preda, non la mollano più e non è facile liberarsene.”

“Qui – prosegue il Segretario – si inserisce la seconda riflessione. Gli strumenti per rialzarsi ci sono, ma non tutti li conoscono. Ci riferiamo alle possibilità offerte dalla legge 3 del 2012. Grazie a questa norma è possibile risolvere situazioni che sembrano disperate. È per questo che diciamo di non abbattersi e di non perdere le speranze. Comprendiamo lo sconforto di chi si trova sommerso dai
debiti, ma bisogna mantenere la lucidità, chiedere aiuto, rivolgendosi ad esperti e restando nel campo della legalità. Una volta studiato il caso e verificata la documentazione, sarà possibile individuare il percorso per risollevarsi”.

L’associazione Codici è impegnata con i propri esperti a fornire assistenza ai soggetti che si trovano in una condizione di sovraindebitamento.

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