I rifiuti romani? verso l’estero, ma si pensa anche a Lombardia ed Emilia Romagna.
Dopo lo stop alla discarica di Roncigliano c’è ancora grande incertezza sulle scelte che il Campidoglio adotterà per evitare il caos sui rifiuti. Nel caso in cui l’impianto di Albano rimanesse sotto sequestro, si starebbe pensando a nuovi accordi con impianti all’estero e con le regioni Lombardia ed Emilia Romagna. Nel frattempo Rida Ambiente è tornata all’accordo originario con il Comune di Roma per i rifiuti della Capitale. La scorsa settimana la società che gestisce il Tmb di Aprilia aveva infatti incrementato di circa 30 viaggi settimanali, che salivano così da 50 a circa 80, lo smaltimento dei rifiuti di Roma. Le tonnellate erano pari a 900 ed ora, da quanto si apprende, si è semplicemente tornati all’accordo originario.
La chiusura della discarica di Albano ha prodotto il tour de force di Ama, costretta a fare gli straordinari per scongiurare l’emergenza rifiuti. Stando alle indiscrezioni che arrivano dalla municipalizzata capitolina il rischio collasso potrebbe esserci a partire da aprile.
Al Comune di Roma serpeggia un malumore accentuato dall’alto rischio che la discarica di Roncigliano non riapra più. Sono infatti state rese note diverse criticità ambientali sul sito. Le analisi dei tecnici dell’Arpa lo hanno confermato. Dai risultati delle ultime rilevazioni sugli 11 pozzi di controllo degli invasi sono stati registrati 17 sforamenti dei valori limite delle sostanze inquinanti.
Ma non c’è solo la grana della discarica di Ronciglione. Negli ultimi giorni a far discutere è l’impianto di Magliano Romano, oggetto di diverse polemiche da settimane. I sindaci dell’area Tiberina-Flaminia-Cassia hanno confermato il loro no all’autorizzazione dell’impianto. Sono state sollevate dalle amministrazioni locali e dalle associazioni i timori che Magliano possa diventare una delle discariche destinate a ricevere l’indifferenziato di Roma. Chiara Colosimo (Fratelli d’Italia), sposa la battaglia portata avanti dagli amministratori locali dell’area e parla di ha infatti comunicato che intende “possibili anomalie” in merito al parere positivo di compatibilità ambientale rilasciato dalla Regione Lazio per la trasformazione della discarica di inerti di Magliano romano in discarica di rifiuti speciali non pericolosi.
Una battaglia che si preannuncia calda e che avrà come luogo di scontro il Consiglio regionale del Lazio.