Botta e risposte tra Stefania Martini, presidente provinciale del Pd e il consigliere Sergio Verrelli, esponente della Lista per Frosinone a seguito del quadro che è emerso dall’Osservatorio di Cittadinanzattiva che ha collocato Frosinone al primo posto come costo più alto delle bollette dell’acqua in Italia.
“Apprendo con sorpresa degli studi classici del Consigliere Verrelli e della sua capacità di cimentarsi in citazioni che, pur avendo io una formazione classica, non utilizzo mai – incalza Stefania Martini -. Ma il mio stupore maggiore, è nel constatare che ancora una volta, di fronte ad un problema serio ed annoso dei cittadini di Frosinone, la replica che arriva dall’amministrazione Ottaviani & CO si consuma con il solito ed inopportuno attacco personale, fatto contro chi pone una riflessione (…).
“E’ vero che la propaganda è un elemento caratterizzante questa amministrazione – spiega la presidente provinciale del Pd -. Del resto abbiamo sentito dire che il Matusa è il parco più grande d’Europa o che Frosinone è città video sorvegliata. Questi sono due dei tanti esempi che si possono fare. Slogan da supercazzola. Come si fa a sostenere che siamo in un città sicura e videosorvegliata se ogni volta che, per un reato consumato a Frosinone a danno di un cittadino, lo stesso ha sempre la stessa risposta, cioè che la video camera è installata ma non funzionante? Quindi, consigliere Verrelli, ve la potete cavare con l’attacco personale alla sottoscritta ma dovete delle risposte ai cittadini da cui non potete scappare. L’amministrazione Ottaviani ha sostenuto che avrebbe cacciato ACEA con tanto di manifesto. L’amministrazione non ha deliberato per il divieto di blocco del contatore per i morosi (…). I risultati si possono leggere asetticamente dalle classifiche nazionali sui vari servizi che hanno visto in questi 10 anni la città di Frosinone precipitare agli ultimi posti od i primi per negatività e il caso del caro acqua ne è un esempio di queste ore (…)”
Le parole di Verrelli
“Cara Presidente del Pd, verrebbe da dire ‘re melius perpensa’. Ogni volta che viene affrontata la questione delle tariffe idriche e del costo esorbitante dell’acqua nei rubinetti della provincia di Frosinone – dichiara il consigliere comunale Sergio Verrelli – il PD prova un imbarazzo talmente forte, per essere stato il principale fautore dell’attuale convenzione, che cerca di buttarla in ‘caciara’, non ammettendo le proprie responsabilità.
Quella convenzione, ormai datata circa 18 anni fa, porta nomi e cognomi precisi che sedevano all’amministrazione provinciale ed erano comodi compagni di partito dell’ex assessore comunale Stefania Martini, sempre attenta, negli anni, a non attaccare mai il gestore idrico, perché evidentemente il coraggio non dimora da quelle parti. Viceversa, l’amministrazione Ottaviani non solo ha promosso la risoluzione del contratto con Acea, attualmente sottoposto alla valutazione dei giudici amministrativi e civili, ma si è anche costituita parte civile nel relativo procedimento penale, chiedendo oltre 10 milioni di euro di danni (…). Capisco, dunque, che essendo ormai da troppi anni lontana dal consiglio comunale, in quanto non rieletta, avverta oggi una forte ‘saudade’ per quei banchi, ma questa ‘sete’ di ritorno, se continua così, sarà costretta a coltivarla per ancora molto tempo – conclude Verrelli -potendo comunque continuare a presentarsi, ovunque, come presidente del PD, politicamente votata, soltanto, ai buchi nell’acqua”.
