Il Frosinone con l’Alessandria cerca il tris casalingo 

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Il calendario del torneo cadetto sembra divertirsi a mettere sulla strada del Frosinone pezzi importanti della sua storia. Appena archiviato, con un pareggio strappato al fotofinish, il confronto con l’Ascoli di Paganini, Dionisi e Leali, ecco che ad incrociare le scarpe bullonate con i giallazzurri ciociari arriva l’Alessandria. I piemontesi sono guidati in panchina da quel Moreno Longo cui va ascritto il merito della seconda e per ora ultima promozione dei canarini in massima serie. Fu l’indimenticabile stagione del matchball fallito in regular season contro il Foggia del fatal Floriano, che determinò l’appendice dei playoff e la storica doppia finale vinta contro il Palermo di Stellone. Sono trascorsi solo 4 anni, eppure non sono molti i calciatori di quella rosa che ancora vestono in giallazzurro.

Tra quelli andati via c’è anche Mirko Gori, ciociaro doc, che ha legato il suo nome a quello del club frusinate dalla più tenera età fino a due mesi fa. Il coriaceo centrocampista alatrense, uno dei giocatori simbolo del Frosinone, è ora in prestito all’Alessandria e prova a traghettarla oltre le acque agitate della zona retrocessione. A completare il tris di ex c’è il centrale di difesa Lorenzo Ariaudo, anch’egli di diritto nella storia del club per una militanza lunga e dai buoni contenuti. Longo, Ariaudo e Gori contro il loro passato, in uno Stirpe che per suo conto esige il terzo successo casalingo di fila, dopo il 3/0 alla Reggina e l’1/0 strappato coi denti al Cosenza. Il Frosinone delle ultime tre gare è parso meno brillante fisicamente e anche un pochino confuso nello sviluppo degli schemi, ma è di tutta evidenza che nel campionato cadetto mantenere un rendimento costante somiglia nemmeno vagamente a un’utopia. Le squadre più brave e più scaltre devono semplicemente limitare i danni nei periodi di appannamento, che inevitabilmente e senza preavviso colpiscono ora l’una, ora l’altra delle più accreditate contendenti.

La gara di oggi (fischio d’inizio ore 16,15), dovrà anche fornire indicazioni utili in questo senso, perché il Frosinone delle 4 vittorie di fila non può essere svanito nel nulla. Le sicurezze smarrite dalla grigia gara di Perugia potrebbero riaffiorare fin da questo pomeriggio e accompagnare Ciano e compagni da qui alla fine della stagione. È quanto si augura Fabio Grosso, che potrebbe confermare tra i pali Minelli e che è senza dubbio tentato dalla riproposizione della difesa a tre. L’undici sceso in campo ad Ascoli è stato parecchio diverso da quello tradizionale, ma non tutte le risposte sono state convincenti. Possibile pertanto che in molti ruoli si ritorni all’antico, a partire da Charpentier al centro dell’attacco, dopo lo stop di un turno per squalifica. Probabile che siano Ciano e Zerbin i suoi compagni di linea. Nel pacchetto centrale, regia a Ricci e poi Boloca, Lulic e Rohden a giocarsi due maglie, stante l’indisponibilità di Garritano. La zona playoff va difesa e rinforzata, perché presto il calendario assegnerà ai ciociari ostacoli più elevati di questa pur degnissima Alessandria. E allora, caccia al tris!

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